Titolo: Mario Schifano. Una biografia
Autore: Luca Ronchi
Prezzo: 25euro
Pagine: 416 pagine
Genere: Biografia
Trama: "Mi conoscono anche quelli che non mi conoscono, quindi inventate quello che volete": così Mario Schifano era solito allontanare gli aspiranti biografi che lo assediavano. Attraverso una narrazione a più voci delle persone che lo hanno "vissuto", seguito e sopportato, Luca Ronchi ci offre una possibile biografia di Mario Schifano. Lo scenario del viaggio nel tempo propostoci da Ronchi non può che essere Roma, il "paesone cosmopolita" che durante la guerra accoglie Schifano ancora bambino di ritorno dalle bianche spiagge della Libia. Sotto gli indimenticabili cieli della Città Eterna, sulla terrazza di piazza Scanderbeg che fungeva da studio en plein air, nei primi anni sessanta Mario inizia a dipingere quei monocromi che lo renderanno uno dei protagonisti dell'arte italiana del Novecento. Fonda un gruppo pop-rock; si cimenta in filmati all'avanguardia; frequenta intellettuali e aristocratici; cambia macchine, abiti e televisori con una rapidità sconvolgente; viene arrestato e "messo alla gogna" per il consumo di sostanze stupefacenti. Forse nell'immaginario popolare Schifano resterà sempre l'incarnazione perfetta della concezione romantica che vede nell'artista genio e sregolatezza. Oltre la fama, però, spenti i flash delle cronache mondane c'è un pittore ancora tutto da scoprire che negli ultimi tempi amava citare una frase di Lucian Freud: "the man is nothing, the work is everything".
Per l'esame universitario di antropologia dell'arte ci hanno assegnato questo libro; prima non sapevo neanche chi fosse Mario Schifano, non l'avevo neanche mai sentito nominare e grazie a questo libro l'ho scoperto ed è un'artista che apprezzo, stranamente. Quello che mi ha colpito è il suo insaziabile bisogno di dipingere e la sua forza di volontà, che lo ha fatto rialzare nonostante tutte le difficoltà; ammetto però che in certi punti della sua vita lo avrei preso a sberle ben bene.
Il libro è scansionato cronologicamente, secondo il periodo storico e alle fasi dell'autore. Ogni capitolo ha qualche facciata introduttiva ed esplicativa e tutto il resto del volume è costituito dalle interviste fatte a tutte le varie persone che gli erano accanto o che comunque lo conoscevano per fama.
Oltre a parlare di Mario Schifano, si parla anche di Tano Festa, di Franco Angeli e della situazione artistica italiana e soprattutto romana dell'epoca.
Il volume ha all'interno delle immagini che ritraggono sia le opere, sia le foto che Schifano scattava in modo ossessivo.
La copia su cui ho studiato è interamente fotocopiata e me l'ha regalata una mia collega universitaria, fidanzata del collega di mio padre. Il libro era tenuto benissimo, solo che in copisteria hanno "spiralato" al rovescio una porzione di volume, ovviamente questo non ne ha complicato lo studio.
Lo consiglio a tutti gli appassionati di arte, sono molto felice di averlo letto e di aver conosciuto questo artista, tanto che ho portato Mario Schifano come argomento a piacere all'esame e mi è andato bene. Se non lo conoscete leggete questo libro, vi farete un idea di quello che era il rivoluzionario artista italiano degli anni '50.
Sofia.