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giovedì 18 ottobre 2012

Quarto libro del "Project ten books":Le lezioni proibite

                                                                 Le lezioni proibite
                                  BELLO
Titolo:Le lezioni proibite
Autore:Suraya Sadeed
Prezzo:17,50euro
Pagine:314
Casa editrice:Piemme
Genere:scienze sociali
Trama: Quando fa ritorno nell'Afghanistan dei talebani, dopo il ritiro dei sovietici, Suraya non riesce a credere ai propri occhi. Lei che a Kabul è nata e si è laureata, non può non sconvolgersi di fronte a quella distruzione, quella povertà, quell'arretratezza. In uno dei famigerati "campi delle vedove", dove migliaia di donne si aggirano lacere e affamate, sfruttate come schiave del sesso, le si fa incontro un fantasma coperto dal burka. Il fantasma, di cui scorge solo una mano devastata, la riconosce. È una sua coetanea, poco più che quarantenne, laureata allo stesso college, probabilmente di buona famiglia. Vergognandosi di se stessa, così come si è avvicinata la donna se ne va, senza lasciare tracce. Quell'incontro diventa per Suraya l'immagine simbolo di un regime che ha d'un tratto cancellato i diritti di metà della popolazione. Le donne non possono più lavorare, studiare, curarsi. Quelle che rimangono senza un marito sono condannate alla miseria. Per Suraya l'unico modo per spezzare questo circolo vizioso è tentare di dare un'istruzione alle ragazze. Così decide di aprire una scuola segreta, nelle stanze di una vecchia pensione. Tutte rischiano: lei, le insegnanti, le ragazze. Della scuola non si parla mai, né al telefono né per lettera, nessuno deve sapere. Eppure, negli anni, sono centinaia le allieve passate fra quelle mura.
Non amo particolarmente i generi come questo libro,dove si raccontano storie di mussulmani o di maltrattamenti vari non perchè non voglia sapere,ma perchè sono pesanti e ripetitivi,tra tutti i libri che ho letto del genere non ce ne è stato uno differente,originale;vi starete chiedendo allora come mai lo abbia nella mia libreria...me lo hanno regalato i miei genitori nell'epifania del 2012...L'ho iniziato a leggere praticamente subito e me lo trono ritratto fino ad ora perchè non mi interessava,mi annoiava, fino a quando qualche giorno fa mi sono detta che era ora di finirlo questo benedetto libro così l'ho ripreso e con molta pazienza l'ho concluso. Come ogni altro libro che parla di questi paesi islamici o comunque mussulmani mi trasmettono monotonia,ma in questo c'è una differenzazione,la protagonista è una donna in carriera americana nata a Kabul,che dopo la morte del suo unico grande amore apre gli occhi da quella che era la  tipica smania americana,cioè guadagnare sempre di più e inizia a rientrare nel mondo del suo vecchio paese di origine,dopo vari viaggi lei fonda diverse scuole ecc...Bisogna dire che questo libro tratta una storia vera e che per questo ho dato il giudizio BELLO al libro,altrimenti non so se glie lo avrei dato.
Come avrete notato dal titolo questo è il quarto libro letto del project ten books, che ho iniziato all'incirca all'inizio dell'estate,si lo so che in un tempo così lungo lo avrei dovuto finire,ma se non credo che sia giunto il momento di leggere i libri del project io molto semplicemente non lo faccio;ed è quello che è successo...ne ho letti altri...Vi consiglio questo libro?Si,ma si dai in fondo potrebbe essere utile leggere la narrazione di una storia vera.
                                                                     Sofia.

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