Titolo: L'alba della nuova Europa
Autore: John Fitzgerald Kennedy
Prezzo: 9.000lire
Pagine: 143pagine
Genere: Diario storico
Trama: Il libro è il diario scritto dal giovane ventottenne John Kennedy, il quale scrive le proprie impressioni man mano che si inoltra nell'Europa del dopoguerra e nella nuova divisione della Germania.Il quarto libro letto per RainbowReadAthon è il libro dalla costa blu, cioè "L'alba della nuova Europa" di Kennedy.
Questo volume l'ho comprato nel sito Amazon.it, per ben 2,10euro. Avevo questi pochi soldi sulla PostPay e così l'ho acquistato.
Il libro è il diario scritto da Kennedy durante la sua visita come giornalista in Europa. In questo diario trascrive tutte le sue impressioni e tutti i suoi pensieri sulla nuova conformazione postbellica del terreno Europeo. Il contenuto, quindi, è puramente storico anche se non oggettivo, ma comunque resta una fonte storica più che attendibile.
All'inizio del libro è presente una duplice introduzione, la prima scritta dalla segretaria, nonché odierna proprietaria del diario ufficiale, di Kennedy presidente. La seconda è scritta invece dal uno dei frequentanti di Kennedy, il quale corrisponde anche alla persona che ha deciso di pubblicare per primo il diario nel 1997.
L'edizione è ben curata e le pagine sono di carta spessa, quindi fisicamente il libro non sembra contare di 143, ma di circa 200.
Non posso dire che non ci siano errori di battitura, perché praticamente all'inizio del diario vero e proprio ce n'è uno ( letteralmente "...ai fini della determinazione di unuua condizione di guerra..."), ed è palesemente di battitura.
Ho assegnato un "BELLO" al libro per due motivi: 1. L'introduzione scritta dall'editore è, a mio avviso, eccessivamente ridondante, in circa 15 pagine, viene ripetuto continuamente che Kennedy era un giornalista, che scrive delle sue sensazioni durante la permanenza nell'Europa postbellica; questo si ripete per quindici pagine, tanto che ogni pagina che leggevo pensavo che non vedevo l'ora di leggere questo diario, giravo pagina e mi ritrovavo scritto lo stesso concetto. Nonostante questa ridondanza e questo ribadire il concetto, l'introduzione è scritta talmente bene che tu, lettore, hai voglia di saltare tutto per leggere direttamente il diario. 2. Il diario in se e per se contiene numerose ripetizioni, questa volta non di concetto, ma di vocaboli, cioè in circa tre righe si usa quattro volte le stessa parola, neanche un sinonimo, ma proprio lo stesso vocabolo; io capisco che l'editore ha pubblicato il diario, così come era, ma a mio avviso, se avesse usato un'altra parola, un sinonimo, non avrebbe di certo offeso Kennedy.
Tutto sommato, per un appassionato di storia, è un testo molto importante, quindi lo consiglio.
Sofia.
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